La cessione del quinto è una delle soluzioni di finanziamento più utilizzate da lavoratori dipendenti e pensionati per ottenere liquidità, questo perché il suo meccanismo si basa sul rimborso tramite trattenuta diretta sulla busta paga o sulla pensione, fino a un massimo del 20% del reddito netto mensile.
Questo tipo di prestito permette di ottenere il denaro utile, ma quanto si può effettivamente chiedere con la cessione del quinto? Cerchiamo di capire meglio, in questo articolo, quali sono i fattori che determinano l'importo ottenibile e come funziona l'intero processo.
Il funzionamento dei prestiti con cessione del quinto è abbastanza semplice: se vengono soddisfatti tutti i requisiti previsti per questo tipo di finanziamento, infatti, una volta ottenuta la somma richiesta si procede al suo rimborso con una trattenuta diretta in busta paga o sulla pensione, entro i limiti del 20% del reddito netto.
La rata, che resta sempre fissa nel corso del tempo, permette di rimborsare il debito con una certa serenità, oltre che con condizioni economiche solitamente più convenienti rispetto ad altri tipi di finanziamento.
A questo punto, potresti però chiederti quale sia il limite massimo raggiungibile con la cessione del quinto, magari per valutare se ci sia la possibilità di coprire una particolare spesa con un prestito di questo tipo.
Partiamo con il dire che l'importo massimo richiedibile non è fisso, ma dipende da diversi fattori reddituali e temporali. Il primo calcolo da fare, infatti, riguarda la capacità di rimborso in base allo stipendio o alla pensione mensile e alla durata del prestito stesso: più è alto il reddito, infatti, maggiore sarà la somma che si riuscirà a ottenere, tenendo conto che i finanziamenti con cessione del quinto non possono superare i 10 anni (quindi 120 mesi) di durata complessiva e che, soprattutto per i pensionati, la somma totale ottenibile potrebbe ridursi sensibilmente se il richiedente è vicino all'età massima consentita per il rimborso.
Per i lavoratori dipendenti, anche l'ammontare del TFR maturato può influenzare l'importo massimo del prestito, poiché questa somma funge da garanzia per il finanziamento e può essere utilizzato dall'ente finanziatore per calcolare la somma concedibile, inoltre se ci sono già delle trattenute sulla busta paga o sul cedolino della pensione, queste possono ridurre ulteriormente la capacità di richiedere una nuova cessione, fatti salvi i casi di prestito con delega (il cosiddetto "doppio quinto").
Detto ciò, considera che solitamente le finanziarie non superano i 75mila euro di importo massimo concesso.
Quanto tempo occorre per ottenere il denaro richiesto? Anche in questo caso, è necessario tener presenti diversi fattori, tra cui la prontezza dei documenti forniti e l'efficienza dell'ente finanziatore, oltre ad altri aspetti legati alla situazione economica del richiedente.
Il processo si articola in diverse fasi:
Il processo per l'ottenimento del prestito passa dunque per alcune fasi fondamentali, con tempistiche variabili in base alla complessità della situazione. Sapere se la richiesta di cessione del quinto è stata accettata è però essenziale per pianificare le proprie finanze. Ecco, dunque, cosa bisogna fare per sapere a che punto è la concessione del finanziamento.
In primo luogo, è lo stesso istituto di credito a informare direttamente il richiedente dell'esito della richiesta, solitamente tramite e-mail o posta. Se la tua richiesta è stata accettata, infatti, riceverai un documento con tutti i dettagli del prestito.
In alternativa, puoi chiedere al tuo datore di lavoro o all'ente pensionistico se è stata confermata la cessione, poiché senza questo passaggio il prestito non viene erogato.
Infine, puoi sempre contattare il tuo consulente presso l'istituto di credito per aggiornamenti sullo stato della tua richiesta. I consulenti di Fincontinuo, per esempio, sono a disposizione per assisterti in ogni fase del processo e per chiarire ogni tuo dubbio.
La cessione del quinto richiede l'autorizzazione da parte del datore di lavoro o, nel caso dei pensionati, dell'ente pensionistico. Questo perché il rimborso del prestito avviene tramite trattenuta diretta sulla busta paga o sulla pensione.
Per i lavoratori dipendenti, infatti, il datore di lavoro deve accettare la richiesta di cessione del quinto e concordare di trattenere la quota mensile dallo stipendio, così come per i pensionati, è l'ente pensionistico (come l'INPS) che autorizza la trattenuta direttamente sulla pensione, valutando se il richiedente rispetta i requisiti per la cessione.
Per accorciare i tempi di erogazione e far sì che la procedura prosegua senza intoppi, è consigliabile avere sin da subito a disposizione tutti i documenti necessari per la cessione del quinto. In linea di massima, occorrerà infatti presentare un documento di identità in corso di validità, la tessera sanitaria o altro documento che riporti il codice fiscale, la busta paga o il cedolino di pensione, il certificato di stipendio o pensione e, in alcuni casi, un documento che indichi il TFR maturato.
Per i cittadini non comunitari, infine, sarà necessario presentare un permesso di soggiorno valido. Una volta pronti i documenti sarà possibile avviare l'iter e attendere che la richiesta vada a buon fine nel giro di pochi giorni.
Se sei interessato a sapere con maggiore precisione quanto puoi richiedere con la cessione del quinto o hai bisogno di assistenza per la tua richiesta, contatta subito i consulenti Fincontinuo: siamo qui per aiutarti a trovare la soluzione finanziaria giusta per le tue esigenze!